Lo scritto prende in esame la disciplina italiana delle lottizzazioni convenzionate abusive, con particolare attenzione per la confisca della proprietà privata disposta dal giudice penale. Tale rimedio è stato censurato da importanti sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, poiché ritenuto in violazione dell’articolo 1 P-1 (in materia di «protezione della proprietà»). Le indicazioni della Corte di Strasburgo devono essere accolte per evidenziare il carattere effettivamente irragionevole e poco efficace della confisca urbanistica. Tuttavia, condividere le critiche alla confisca non obbliga a negare l’esistenza di rimedi effettivi nei casi di lottizzazioni convenzionate abusive. Infatti, un rinnovato approccio civilistico ai problemi trattati può essere offerto muovendo dalla crescente rilevanza dei beni comuni. Inquadrando in questa ottica le risorse paesaggistiche e ambientali, sembra possibile prospettare una più equilibrata dialettica tra esercizio della proprietà privata e protezione degli interessi collettivi.
The article examines the Italian legal regime of unlawful convention-based land development, with a specific focus on the confiscation of private property established by criminal judges. Major judgments delivered by the European Court of Human Rights have criticized such a remedy, since it has been deemed in contrast with Art. 1 P-1 (the rule about the «protection of property»). Strasbourg Court’s findings must be taken into account in order to highlight that the confiscation is eventually unreasonable and ineffective. Nevertheless, to share such critiques about the confiscation doesn’t mean that there are no effective remedies in case of unlawful convention-based land development. Indeed, a new private law approach to the topics at issue can be adopted by building on the increasing legal relevance of commons. In such a renovated framework, landscape and environmental resources can be traced to the domain of commons, so that a more equilibrated dialectic between the enjoyment of private property and the protection of collective interests can be assessed.
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