Il contributo si propone di evidenziare, mediante il metodo casistico, innestato in un articolato “dialogo tra corti” – la Suprema Corte di Cassazione e il Consiglio di Stato (dialogo in senso “orizzontale”), a loro volta coinvolte in un costante dialogo con la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (dialogo in senso “verticale”) –, insieme l’ampiezza e la poliedricità della nozione di impresa alla luce del diritto della concorrenza e del mercato di matrice euronitaria. Un’ampiezza e una poliedricità che, secondo l’autore, non possono più essere apprezzate con la lente tradizionale del Diritto commerciale nazionale, ma che vanno integrate, quanto meno, con la disciplina, da un lato, della normativa europea antitrust e dall’altro lato con la disciplina della regolazione della prestazione dei cosiddetti servizi economici di interesse generale (SIEG), a loro volta un’articolazione specifica dei servizi di interesse generale (SIG), i quali si pongono in un territorio “di frontiera” (essa stessa peraltro “mobile” e fluida), tra attività squisitamente lucrative e attività di servizio pubblico che permettono di traguardare la fattispecie impresa e la sua disciplina rispetto ad ipotesi-limite utili a comprenderne l’attuale perimetro operativo.

Maurizio Bianchini - Private e public antitrust enforcement nell’ambito dei servizi di interesse economico generale (a proposito della “Poliedrica” nozione di impresa)