Jus CivileISSN 2421-2563
G. Giappichelli Editore

Sulla pretesa irrealizzabilità di effetti traslativi mediante l'atto unilaterale soggetto a rifiuto ex art. 1333 c.c. (di Francesca Bertelli)


La sentenza della Corte di Cassazione del 18 giugno 2018, n. 15997, invoca l’art. 1333 c.c. per risolvere un caso originato da una dichiarazione unilaterale con la quale i proprietari di un immobile «riconoscevano» il diritto di usufrutto sul medesimo a favore degli attori e si impegnavano a «sottoscrivere il relativo atto pubblico». La qualificazione della fattispecie concreta operata dalla Corte suscita forti perplessità. Alla luce delle elaborazioni dottrinali sulla portata sistematica della norma richiamata per dirimere la controversia, altrettanto può dirsi per la conclusione a cui la S.C. perviene, stabilendo il principio di diritto secondo cui il procedimento di conclusione del contratto con obbligazioni a carico del solo proponente di cui all’art. 1333 c.c. è applicabile ai contratti con effetti traslativi solo se si tratta di attribuzioni che non comportano alcun tipo di onere a carico del beneficiario.

Can the Proceeding ex art. 1333 c.c. Be Used to Transfer Property Rights?

The judgement of the Court of Cassation, 18 June 2018, n. 15997, recalls art. 1333 c.c. to decide upon a case arisen by a unilateral declaration in which property owners «recognized» property in usufruct in favor of the claimants and commit themselves to «sign the relative public deed». The qualification of the concrete case offered by the Court is not fully convincing. In light of the doctrinal considerations concerning the systematic role of the enforced provision, the same conclusion can be extended to the established law principle, according to which the proceeding ex art. 1333 c.c. can be used just in cases of unilateral assignment of rights with absolutely no burdens for the beneficiary.

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Cass. civ., Sez. II, 18 giugno 2018, n. 15997