» Limiti di utilizzo dei poteri istruttori fiscali nell'ambito dei giudizi di separazione e divorzio (rivista Trimestrale di Diritto Tributario)
» La Corte costituzionale interroga la Corte di giustizia UE sulle prestazioni familiari ai cittadini di paesi terzi (rivista Massimario Giurisprudenza del Lavoro)
» L'apprensione diretta dell'assegno di mantenimento o ordine di pagamento diretto (rivista AIAF)
» Assegno di mantenimento e assegno divorzile: il quadro normativo e giurisprudenziale di riferimento (rivista Diritto ed Economia dell'Impresa)
» La formazione del titolo esecutivo per il pagamento del concorso al mantenimento del coniuge e dei figli. Sovrapposizione di titoli diversi (rivista AIAF)
» I rimedi esperibili a tutela del credito da mantenimento (rivista AIAF)
» L'obbligo di pagamento diretto da parte del datore di lavoro del soggetto onerato. Mancata esecuzione da parte del datore di lavoro (rivista AIAF)
» Il trattamento fiscale dell'assegno di mantenimento del coniuge e del figlio versati (e non) e delle spese extra detraibili rimborsate (e non) (rivista AIAF)
» La posizione della giurisprudenza piemontese in tema di assegno di mantenimento (rivista Diritto ed Economia dell'Impresa)
» L'assegno di mantenimento e l'assegno divorzile: la consulenza tecnica contabile e finanziaria (rivista Diritto ed Economia dell'Impresa)
» Anche le cause di mantenimento sono soggette alla sospensione feriale dei termini processuali (Un Anno di Sentenze)
» Elementi costitutivi e quantificazione dell'assegno divorzile: il ruolo della casa familiare (Un Anno di Sentenze)
» Nell'ambito della unione civile, non diversamente da quanto avviene nel matrimonio, l'assegno divorzile può riconoscersi ove, previo accertamento della inadeguatezza dei mezzi del richiedente, se ne individui la funzione assistenziale e la funzione perequativo - compensativa. Mentre la prima va individuata nella inadeguatezza di mezzi sufficienti ad una vita autonoma e dignitosa e nella impossibilità di procurarseli malgrado ogni diligente sforzo, la seconda ricorre se lo squilibrio economico tra le parti dipenda dalle scelte di conduzione della vita comune e dal sacrificio delle aspettative professionali e reddituali di una delle parti, in funzione dell'assunzione di un ruolo trainante endofamiliare, in quanto detto sacrificio sia stato funzionale a fornire un apprezzabile contributo al ménage domestico e alla formazione del patrimonio comune e dell'altra parte. Con la precisazione che la sola funzione assistenziale può giustificare il riconoscimento di un assegno che, in questo caso, non viene parametrato al tenore di vita bensì a quanto necessario per soddisfare le esigenze esistenziali dell'avente diritto; se, invece, ricorre anche la funzione compensativa, che assorbe quella assistenziale, l'assegno va parametrato al contributo fornito dal richiedente alla conduzione della vita familiare ed alla formazione del patrimonio comune, nonché di quello personale dell'altra parte (Un Anno di Sentenze)
» In tema di separazione, la dichiarazione di addebito richiede la prova che la irreversibile crisi coniugale sia ricollegabile esclusivamente al comportamento contrario ai doveri nascenti dal matrimonio di uno o di entrambi i coniugi, ovverosia che sussista un nesso di causalità tra i comportamenti addebitati ed il determinarsi dell'intollerabilità della ulteriore convivenza; di contro, in caso di mancato raggiungimento di questa prova legittimamente viene pronunciata la separazione senza addebito (Un Anno di Sentenze)
» Mantenimento del figlio adulto: il giudice deve tenere in considerazione età, stato di salute e situazione familiare (Un Anno di Sentenze)