Con la sentenza in commento (n. 6459/2020), le Sezioni unite della Suprema Corte hanno affrontato il problema della forma del pactum fiduciae con oggetto immobiliare, escludendo la necessità di una forma scritta.
L’autore svolge alcune riflessioni critiche sulla sentenza, che ha destato più di una perplessità in dottrina, saggiando la coerenza argomentativa della decisione.Articoli Correlati: negozio fiduciario - pactum fiduciae - Forma del contratto
Valerio D'Alessandro - Patto fiduciario con oggetto immobiliare: note intorno alla decisione delle Sezioni unite