Jus CivileISSN 2421-2563
G. Giappichelli Editore

La rinegoziazione nell´emergenza covid-19 è modalità obbligata di attuazione in buona fede del contratto e l'esecuzione indiretta ex art. 614 bis c.p.c. ne è lo specifico rimedio (di Andrea Gemma )


Il saggio esamina le ricadute della disciplina emergenziale sul regime delle sopravvenienze contrattuali di diritto comune ed offre una diversa lettura della rinegoziazione e dei rimedi che possono presidiarne la natura obbligatoria. Lo scritto riesamina la normativa vigente, ordinaria ed emergenziale, e si interroga (i) sui rimedi a tutela dei rapporti contrattuali relativi al godimento degli immobili a destinazione produttiva e (ii) sulla dinamica degli interessi in gioco, una volta che le circostanze emergenziali abbiano alterato l’equilibrio negoziale. L’attenzione è rivolta in particolar modo alla disciplina codicistica dell’impossibilità sopravvenuta di cui agli artt. 1256 -1258 cod. civ., alle previsioni di cui agli artt. 1463 e ss. cod. civ. ed alla legislazione speciale in materia di locazioni ad uso diverso dall’abitazione. Un rapido, ma approfondito, vaglio delle predette disposizioni restituisce un quadro insoddisfacente in punto di disciplina perché inidoneo a contemperare gli interessi parti. Una diversa strada è offerta dal ricorso ai principi generali quali l’eccezione di inesigibilità della prestazione, il difetto di causa concreta del contratto e la presupposizione. Tuttavia, nessuno dei citati principi generali consente di regolare la peculiare situazione di conflitto di interessi innescata dalle conseguenze dell’emergenza pandemica sul rapporto negoziale intercorrente tra conduttore e proprietario senza pervenire ad un rimedio ablativo. Considerazioni diverse merita la normativa emergenziale adottata e, segnatamente, l’art. 91, dl. 17 marzo 2020 convertito, con modificazioni, in l. 24 aprile 2020, n. 27. Il tenore letterale della norma appare angusto perché limitato alle specifiche misure di contenimento previste dal decreto e non in grado di operare in riferimento a tutte le altre misure di effetto analogo a quello di contenimento. In conclusione, l’unica strada, in chiave remediale, che restituisce centralità agli interessi delle parti in vista della rideterminazione dell’equilibrio violato - senza chiamare immediatamente in partita il giudice - è quella della rinegoziazione, intesa come attività doverosa cui le parti non possono sottrarsi nell’obbligata osservanza dell’art. 1375 c.c. La rinegoziazione non è l’approdo finale cui conduce il precetto di buona fede quanto, piuttosto, l’unica modalità di adempimento in buona fede del contratto.

Renegotiation in the covid-19 emergency is a compulsory mode of implementation in good faith of the contract and indirect execution under art. 614 bis c.p.c. is its specific remedy

The essay examines the effects of the emergency discipline on the regime of contractual contingencies under the civil code and offers a different view of the renegotiation and the remedies that might assert its mandatory nature. The essay reviews the current legislation, both ordinary and emergency, and questions (i) the remedies to protect the enjoyment of productive real estate and (ii) the dynamics of the interests at stake, once the emergency circumstances have altered the contractual balance. Attention is paid to the discipline of supervening impossibility as per articles 1256- 1258 of the Italian Civil Code, to the provisions of articles 1463 et seq. of the Italian Civil Code and to the special legislation on leases for uses other than residential use. A quick but in-depth examination of the aforementioned rules provides an unsatisfactory outcome because the rules of law are unable to reconcile the interests of the parties. A different wiew is than offered through the recourse to general principles of civil law. However, none of them, without coming to the cancellation of the contract, regulates the peculiar situation of conflict of interests triggered by the consequences of the pandemic emergency on the contractual relationship between the tenant and the landlord. Different considerations deserve the emergency rules of law adopted and, specifically, Article 91, Decree Law No. 27 of March 17, 2020 converted, with amendments, into Law No. 27 of April 24, 2020. The application of the said rule is narrow since it is limited to the specific containment measures provided by the decree and is not able to operate in reference to all other measures of similar effect to those of containment. In conclusion, the only possible remedy, which restores centrality to the interests of the parties in view of the redetermination of the balance violated - without resorting immediately to the judge - is the renegotiation of the contract, seen as an activity due that the parties cannot avoid in compliance with art. 1375 Civil Code. Renegotiation is not the destination to which the principle of good faith leads but, rather, the only mode of performance in good faith of the contract.

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Andrea Gemma - La rinegoziazione nell’emergenza covid-19 è modalità obbligata di attuazione in buona fede del contratto e l'esecuzione indiretta ex art. 614 bis c.p.c. ne è lo specifico rimedio

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