Discorrere delle soluzioni giuridiche in caso di incertezza o assenza del prezzo di vendita significa confrontarsi in un primo momento con la definizione, estremamente problematica, dell’oggetto del contratto secondo il diritto italiano dei contratti e fino a che punto la vaghezza o incertezza del corrispettivo di un trasferimento di beni o diritti o allerogazione di un servizio può trovare una soluzione conservativa. Con particolare riferimento al modello contrattuale più iconico, il contratto di compravendita, il nostro diritto contrattuale prevede uno specifico rimedio (art. 1474 c.c.) la cui struttura e applicazione pratica è stata discussa in una recente sentenza della Corte di Cassazione, 18 novembre 2013, n. 25804. Il punto in esame si riferisce ai limiti e alle condizioni secondo le quali il rimedio giurisdizionale può evitare la dichiarazione di nullità del contratto stesso per mancata determinazione dell’oggetto del contratto. Il ruolo del Giudice nell’applicare questo rimedio è molto delicato; devono essere evitate indesiderate intrusioni nella determinazione di un aspetto cruciale dell’operazione (il prezzo di vendita) in favore di una corretta e fedele analisi della volontà delle parti.

Giuliano Zanchi - Mancata determinazione convenzionale del prezzo di vendita: integrazione legale, nullità per indeterminatezza dell'oggetto o problema interpretativo?