Jus CivileISSN 2421-2563
G. Giappichelli Editore

Le forme della generalizzazione: tra regole e principi (di Federica Forcellini)


Il saggio analizza il funzionamento del diritto, in una prospettiva dialogica, cercando di dimostrare che il rapporto tra il diritto e la realtà dipende dall'analogia e che il processo di formazione del diritto si conclude solo con l'interpretazione e l'applicazione della stessa legge. Ciò che l'interprete deve fare, è ritrovare il valore portato dal fatto con quello nascosto nella norma corrispondente, in modo che il primo approccio con la legge risulti segnato dalla ricerca di una corrispondenza di valori basata sul λογος. Il valore, a sua volta, è inteso in senso sostanziale e oggettivo, e risulta situato allo stesso livello del bisogno. Invece, la seconda fase (eventuale) del lavoro dell'interprete è caratterizzata da un metodo sillogistico, a condizione che l'oggetto dell'interpretazione sia una regola, fornita con il kit del caso presente che, per la stessa ragione, può essere "sussunto". Altrimenti, l'interpretazione del principio (così come l'interpretazione della clausola generale) termina con il momento analogico, una volta che il valore assunto dal caso si rivela e si trasforma in qualcosa di giuridicamente rilevante. La differenza tra principi e clausole generali, al contrario, non può essere trovata sull'aspetto funzionale: entrambi sono utili per tradurre le mutevoli esigenze della società in argomenti di diritto. Quindi si deve dedurre dal loro oggetto. In questa prospettiva, i principi sono legati a valori etici, fondamentali per guidare la società in una direzione morale, mentre invece le clausole generali stabiliscono connessioni tra la realtà del diritto e altri diversi sottosistemi.

The form of generalization: between rules and principles

The essay analyzes how the law works, in a dialogic perspective, trying to demonstrate that the relationship between law and reality depends upon the analogy and that the law making process ends only with the interpretation and application of the same law. What the interpreter has to do, is to re-find the value carried by the fact with the one hidden in the corresponding rule, so that the first approach with the law results marked by the search for a match of values based on the λογος. The value, in turn, is understood in a substantive and objective sense, and results located at the same level of the need. Instead, the second (eventual) phase of the interpreter job is characterized by a syllogistic method, providing that the object of the interpretation is a rule, supplied with the present case kit which, for the same reason, can be “subsumed”. Otherwise, the interpretation of the principle (as well as the interpretation of the general clause) ends with the analogic moment, once the value taken by the case is revealed and transformed in something of legally relevant. The difference between principles and general clauses, contrariwise, cannot be found on the functional aspect: both are useful to translate the changing needs of the society in law arguments. So it must be deduced by their object. In this perspective, principles are connected with ethic values, fundamental to guide the society in a moral direction, while instead general clauses establish connections between the law reality and other different sub-systems.

Federica Forcellini - Le forme della generalizzazione: tra regole e principi