Jus CivileISSN 2421-2563
G. Giappichelli Editore

I rapporti personali tra uniti civilmente (di Tommaso Auletta)


Le riflessioni contenute nel presente contributo sono dedicate ad alcuni aspetti della recente disciplina introdotta dalla legge n. 76 del 2016 riguardante le unioni civili (e le convivenze).

L’autore mette in luce che esse costituiscono un nuovo modello di famiglia che affianca quella tradizionale fondata sul matrimonio e la c.d. famiglia di fatto (regolata sin qui dalla giurisprudenza). Viene in tal modo consentito anche a due persone del medesimo sesso di costituire una unione di coppia fondata sull’ affetto e la solidarietà reciproca.

Tale disciplina coincide in larga parte con quella del matrimonio ma se ne differenzia per alcuni importanti aspetti. Tra questi, particolare rilievo assumono le scelte riguardanti il cognome dell’unione e il mancato richiamo legislativo ai doveri di fedeltà e di collaborazione. L’autore ritiene tuttavia che anch’essi debbano considerarsi vincolanti per la coppia sulla base dell’impianto complessivo e delle finalità della normativa.

La diversa disciplina del cognome non costituisce poi ragione di discriminazione dei componenti dell’unione civile rispetto alla coppia coniugata, ma assicura invece in maniera più appropriata il rispetto del principio di uguaglianza tra le parti del rapporto. Infatti il legislatore rimette loro la scelta tra opzioni diverse senza imporre alcun obbligo.

Personal relationships between members of a civil partnership

The reflections contained in this contribution are dedicated to some aspects of the recent discipline introduced by the statute no. 76 of 2016 concerning civil partnerships (and cohabitation).

The author highlights that civil partnership constitute a new family model that adds to the traditional one, based on marriage, and to the so-called de facto family (regulated up to now by Courts’ precedents). In this way, also two people of the same sex are allowed to form a partnership based on mutual affection and solidarity. The civil partnership discipline largely coincides with that of marriage, but differs from it in some important aspects. Among these aspects, there are particularly important the choices regarding the surname of the civil partnership and the omitted statutory reference to the duties of loyalty and collaboration. However, the author thinks that even these duties should be considered binding for the couple, by virtue of the overall regulatory system and the purposes of the legislation. The different discipline of the surname does not constitute a discrimination of the members of a civil partnership with respect to the married couple, but instead ensures in a more appropriate way the respect of the principle of equality between the members of the partnership. Indeed, the legislator leaves them the choice among different options without imposing any obligation.

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Tommaso Auletta - I rapporti personali tra uniti civilmente

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