Il saggio analizza le tecnologie digitali di tracciamento dei contatti (c.d. digital contact tracing o proximity tracing) ai tempi della pandemia di COVID-19, soffermandosi, in particolare, sulle questioni che attengono alla protezione dei dati personali. Ancorché il Regolamento UE n. 2016/679 (GDPR) abbia accolto il principio di neutralità tecnologica, la scelta degli applicativi informatici non è mai veramente neutrale circa l’efficacia degli strumenti e la fiducia degli utenti. Pertanto, nel contemperamento tra interesse pubblico e diritti individuali, il ragionamento trascorre dalle finalità del trattamento dei dati personali, individuate per lo più dalla legge, fino alle modalità di attuazione concreta del contact tracing, laddove regolamentazione e automazione, diritto e tecnica, si trovano senz’altro legati in un connubio funzionale.
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Alessandro Bernes - Regolare la tecnologia di digital contact tracing alla luce della protezione dei dati personali